Spoletta di Prato

La Storia della Spoletta di Prato: Tradizione e Innovazione

La Spoletta di Prato affonda le sue radici nella secolare tradizione di ingegno e sperimentazione che caratterizza il tessuto culturale pratese. La sua origine è legata a una delle più affascinanti creazioni enogastronomiche locali: il finto cognac, un liquore nato nell’Ottocento come alternativa al prestigioso distillato francese. Nel marzo 2025, grazie all’impegno dell’Associazione Galciana Sviluppo, questa antica tradizione è stata riportata in vita con una nuova formulazione che unisce storia e innovazione.

Si presenta come un liquore dal carattere deciso e dal gusto intenso, ideale per essere degustato come correzione del caffè. La sua particolarità risiede nella modalità di servizio: versato in un bicchiere di vetro (Gottino), il caffè si separa nettamente dalla parte alcolica grazie alla differente densità e concentrazione zuccherina, creando un’esperienza sensoriale unica che esalta gli aromi e il sapore della miscela.

Il nome “Spoletta” è stato scelto per il suo forte legame simbolico con Prato. Esso richiama la spola, elemento essenziale dell’industria tessile che ha reso celebre la città nel mondo, e, al tempo stesso, evoca il congegno di innesco di una bomba a mano, rappresentando simbolicamente l’energia e la potenza di questo liquore, che si propone come una vera e propria esplosione di sapori.

Il Finto Cognac di Prato e il Recupero Storico

Elemento distintivo della Spoletta di Prato è il finto cognac, un liquore che, agli inizi dell’Ottocento, si diffuse in diverse località italiane, ma che a Prato assunse caratteristiche uniche grazie alla creatività e alle competenze chimiche presenti sul territorio. All’epoca, molti pratesi non potevano permettersi il costoso cognac francese e, per questo, svilupparono un’alternativa locale, ottenuta facendo macerare erbe aromatiche, spezie, alcool e frutti. La soluzione alcolica veniva poi affinata in corteccia di quercia, acquisendo così il tipico colore ambrato e una preziosa componente tannica. Questo processo, che richiedeva solo tre mesi rispetto ai lunghi anni di invecchiamento del vero cognac, consentiva di ottenere un prodotto simile per colore e profumo all’originale francese. Il finto cognac veniva consumato puro nelle fredde giornate invernali o utilizzato per correggere il caffè, grazie alle proprietà corroboranti delle erbe in esso contenute.

Lo storico Giampiero Guarducci, profondo conoscitore della cultura pratese, ha dedicato anni allo studio di documenti e ricette tradizionali, riuscendo a recuperare gran parte della formula originale del finto cognac. Le sue ricerche sono confluite nel volume Il Buon Gusto Antico – Un Album di Ricette da Montemurlo a Prato, un’opera fondamentale per la riscoperta di questa antica preparazione.

Dal Passato al Presente: La Rinascita della Spoletta di Prato

Le ricerche che hanno portato alla rinascita della Spoletta di Prato sono iniziate dallo studio del celebre manuale Il Liquorista del Dr. A. Castoldi, pubblicato da Hoepli nel 1910, che raccoglie numerose ricette per la produzione del cognac. Partendo da questa preziosa fonte, è stato possibile approfondire il metodo tradizionale pratese, analizzando gli appunti e le ricette riportate da Guarducci. Grazie a un attento lavoro di sperimentazione, la ricetta del finto cognac è stata ottimizzata e adattata ai gusti contemporanei, dando vita a una nuova formulazione: la Spoletta di Prato.

Un Simbolo di Storia e Tradizione

Il logo della Spoletta di Prato rappresenta il Bastione delle Forche, un’antica fortificazione situata lungo le mura cittadine e costruita nel XVI secolo su ordine di Cosimo I de’ Medici come parte del sistema difensivo della città. Questo bastione è un testimone della storia di Prato, intrecciata con il coraggio e la passione della sua gente. Un riferimento storico racconta che la milizia di guardia alla città, alloggiata nel Castello dell’Imperatore, fosse solita riscaldarsi durante le fredde notti invernali con il finto cognac, bevuto nei turni di sorveglianza ai bastioni e lungo le mura cittadine.

La rinascita della Spoletta di Prato è dunque un omaggio alla storia e alle tradizioni locali. Questa nuova interpretazione del finto cognac, creata per incontrare i gusti moderni, rappresenta un perfetto equilibrio tra passato e presente. Il suo profilo aromatico complesso e avvolgente è pensato per sorprendere e deliziare i sensi, offrendo un’esperienza unica che esprime l’anima autentica di Prato.


Modalità di Preparazione della Spoletta di Prato

La Spoletta di Prato è una bevanda che celebra la tradizione pratese, unendo l’intensità del caffè alla ricchezza aromatica della sua componente liquorosa. Per prepararla al meglio, segui questi semplici passaggi:

1- Scaldare il bicchiere – Utilizzare un Gottino, il tipico bicchiere da caffè in vetro. Se la preparazione avviene a casa, preriscaldarlo con acqua calda per alcuni secondi. Se invece la preparazione viene effettuata al bar, il bicchiere deve essere riscaldato con il getto di vapore della macchina da caffè, in modo da garantire una temperatura ottimale e preservare al meglio gli aromi della bevanda.

2- Versare la Spoletta di Prato – Dosare 30 ml di Spoletta di Prato e versarli delicatamente nel bicchiere caldo. Se si desidera una bevanda più calda e con una percezione più intensa della componente alcolica, è possibile preriscaldare la Spoletta di Prato a bagnomaria, se preparata in casa, oppure con il vapore della macchina da caffè, facendo attenzione a non surriscaldarla per preservarne gli aromi.

3- Erogare il caffè – Preparare un espresso, circa 30 ml, e versarlo con attenzione nel bicchiere, facendolo scendere lentamente lungo il bordo interno e mantenendo il Gottino leggermente inclinato. Questo passaggio è fondamentale per permettere al caffè caldo di stratificarsi sopra il liquore, grazie alla differenza di densità e concentrazione zuccherina, creando così l’effetto visivo e gustativo caratteristico della Spoletta di Prato.

4- Osservare la stratificazione – Se eseguita correttamente, la bevanda presenterà due strati distinti: la base ambrata della Spoletta di Prato e la superficie scura e vellutata del caffè.

5- Servire con cura – La Spoletta di Prato va servita calda, preferibilmente in un bicchiere di vetro trasparente per valorizzare la sua caratteristica stratificazione. Il contrasto tra la parte liquorosa e il caffè non è solo un piacere visivo, ma anche un invito alla degustazione consapevole, che rispetta il rituale di questa antica tradizione pratese.

6- Mescolare e assaporare – Prima di degustare, mescolare delicatamente la miscela per armonizzare la parte liquorosa aromatizzata e speziata con l’intensità del caffè. Questo passaggio permette di sprigionare appieno le note complesse della Spoletta di Prato, creando un perfetto equilibrio tra dolcezza, spezie e la forza dell’espresso. Il risultato è un’esperienza sensoriale avvolgente, che richiama la storia e il carattere deciso della città di Prato.

🔹 Dove acquistare la Spoletta di Prato

🛍️ Per i privati, il prodotto è disponibile presso i seguenti esercizi:

📍 Bar Biribaola
Via Renato Mannocci, 22 – 59100 Galciana (PO)
☎️ Tel. 0574 661729

📍 I Frari delle Logge
Piazza del Comune, 16 – 59100 Prato (PO)
☎️ Tel. 0574 35490

📍 aTipico
Via Benedetto Cairoli, 14 – 59100 Prato (PO)
📞 Tel. 388 588 4804

🏢 Per aziende ed esercizi della ristorazione, è possibile effettuare ordini rivolgendosi direttamente a:

📍 Opificio Nunquam Snc
Via P. Ciotti, 3/A/1 – 59100 Tavola (PO)
☎️ Tel. 0574 623992 | 📧 info@opificionunquam.it

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Presentazione Spoletta di Prato dell’11 e 12 aprile 2025

La Consegna – Spoletta di Prato – 08.05.2025

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