Vocabolario Paesano

A

Abbacchiato

Abbattuto, giù di morale (da bacchio: bastone, pertica usata per tirar giù la frutta dagli alberi)

Abbaione

Canzonatura fatta con schiamazzi e urli (a volte con la mano che si muove su e giù sulla bocca)

Abbarcare

Accatastare, mettere uno sull’altro come in una catasta (barca) di legna.

(Sopra Seano c’è una località Le Barche che prende il nome appunto dalle cataste di legna che venivano sistemate lì)

Abbiaccare

Buttare giù, stendere “M’è passato co’ i’ barroccio dentro i’ campo di’ grano, l’ ha abbiaccato tutto!”
(inviato da Giacomo Bigagli)

Abbiocco

Sonnolenza dopo un pranzo

Abbozzare

Smettere: “Abbòzzala di’ fare i’ grullo!”. Anche sopportare, fare finta di niente, frenare le proprie reazioni: “Non te la prendere, abbozzala”.

(da Giacomo Bigagli)

Abbriccare

Aggrappare; abbriccarsi (aggrapparsi, appoggiarsi); non t’abbriccare: non ti aggrappare

Abbriccico

Cosa di poco valore, oggetto poco affidabile, precario; gingillo

Abbuiare

Nascondere, mettere a tacere

A bestia

Moltissimo. “Il film di Tarantino m’è piaciuto a bestia”, “Quando il Prato ha vinto con la Pistoiese ho goduto a bestia”

A bischero sciolto

Senza avvedutezza, in modo casuale

A boccia

Bere con le labbra alla bottiglia;

Fig. bere a boccia: credere facilmente, essere un credulone

A buco

Appena in tempo, per un pelo.

Accicciare

Sgualcire malamente, raggrinzire indumenti

Accidentato

Rafforzativo di un altro aggettivo; “Dammi un po’ di zucchero! Questo caffè gli è amaro accidentàto
(da Giacomo Bigagli)

Acciderbola

Esclamazione, sostitutivo attenuato di “accidenti”

Acciocchire

Cadere assopito

Acquaio

Lavandino

Addire, addirsi

Essere adatto. “Non ti si addice” (non ti sta bene, non è adatto a te); Ma anche (forse da una storpiatura) “non ti addice” (“questo colore non ti addice”), vd. “non ti avvisa”

A duràlla

Espressione d’auspicio riferita a una situazione favorevole che si vorrebbe proseguisse. Speriamo che duri

Afa (fare)

Dare fastidio per l’insistenza (“Levati da tre passi, tu mi fa’ afa”)

Affrittellato

Fritto. Si dice perlopiù delle uova.  “Stasera a cena mi farò due uova affrittellate” (due uova fritte, al tegamino)

Aggaignare

Agguantare; (quando il nonno dà i soldi al nipote, scherzando: “guardalo come li aggaigna…”)

Aggeggiare

Darsi da fare con poco costrutto

Aggeggio

Oggetto inutile o poco funzionale; anche oggetto che non si riesce a definire

Aggeggione

Chi opera senza risultati; persona poco affidabile, imbroglione

Aggozzare

Quando il cibo riempie la bocca e non si riesce a ingoiarlo. “Questo ciambellone m’aggozza”. Per forza tu te ne se’ messa in bocca una fetta intera!”

Aggravarsi (gravare)

Appoggiarsi su cose o persone

Agguantare

Afferrare, prendere; sottrarre, rubare con destrezza

Agonia

Epiteto usato per una persona tirchia, avara, che indugia molto prima di spendere o anche di tirar fuori dei soldi che deve. “Hai da avere dei soldi da Gino? Buona fortuna, gli è un’agonia di nulla”

Aimméno

Almeno, se almeno. “Gliè morta la moglie a i’ Fantini. Aimméno gli tornasse a casa la figliola!”; come esclamazione equivale a “accidenti”, accipicchia”:  “Ero andato a i’ mercato per comprare una maglia, n’ho comprate tre”. “Aimméno!”
(da Giacomo Bigagli)

Alloppiare (alloppiarsi)

Addormentare, far addormentare; addormentarsi

(come se si fosse dato o preso l’oppio)

Allupino

Addetto alla “lupa” (macchina tessile); per estensione, persona di scarso livello sociale, persona dai modi grossolani

Alluzzare

Invogliare
(da Giacomo Bigagli)

Almanaccare

Fantasticare, stillarsi il cervello per trovare n espediente o per indovinare qualcosa. Spesso storpiato in “ammanaccare”.

Ambrogetta

Mattonella

Ammennicolo

Oggetto, accessorio di poca importanza; gingillo (vd. aggeggio)

Ammollarsi

Bagnarsi; molle: bagnato

Ammoscarsi

Accorgere (accorgersi): “Ti ho messo un cioccolatino in tasca, ma non te ne fare ammoscare”. Insospettire (insospettirsi): “Quando l’ho visto uscire di furia in quel modo me ne sono ammoscato che gli era successo qualcosa”

Anda

Da andata. Anda e rianda: andata e ritorno

Abbrivio (“Dagli l’anda a i’ motore”)

Partenza, via  (“Dagli l’anda alla fune”; “Dagli un po’ l’anda a codesto figliolo, tu lo tien sempre tra le gonne”).

Anche: aìre (“Dagli l’aire…)

Andante

Non di prima qualità, per tutti i giorni

Andito

Ingresso (con l’accento sulla “a”)

Anno

Riferito all’anno passato: “Anno, d’agosto unn’ è mai piovuto!”
(da Giacomo Bigagli)

Annodino

L’artigiano che, munito di speciale macchina, procede ad annodare il nuovo ordito sull’ordito appena tagliato sul telaio.
(da jack2024)

Appannatotta

Grassoccella, ben in carne (riferito più spesso a una donna)

Appestato

Usato come accrescitivo: molto. “Questa minestra la un si tiene in bocca, l’è salata appestata”.

Appiccicottìo

Cose rimesse insieme alla meglio, in maniera molto approssimativa
(da Giacomo Bigagli)

Appinzare/rsi

Litigare, battibeccare. “Quelle due le s’appinzano di continuo, anche per nulla”

Ardìto

Veloce (“veniva un po’ ardito, sicché un fece in tempo a frenare!”)

(da Giacomo Bigagli)

Abbondante (“Quanto pesa il prosciutto? Sono due etti arditi”; cioè, un po’ più di due etti)

Arfasacco

Individuo confusionario (dal biblico figlio di Sem: Arphaxad)

A regola

Conferma di probabilità; evidentemente. “Ho rivisto insieme Paolino e la Maria. A regola gli hanno fatto la pace”;  “Il negozio di Remo gli è chiuso. O che ha bell’e fatto festa?” “A regola…”
(da Giacomo Bigagli)

Arrocchettato

Espressione proveniente dal linguaggio tessile: persona (o cosa) contorta, malamente ripiegata su se stessa
(da Giacomo Bigagli)

Arrotare

Investire (con l’auto, la moto o la bici). “Quando attraversi stai attento a non farti arrotare”)

Arruffìo

Disordine, confusione

Arsenale

Vivace, esuberante, furbo. Detto soprattutto di bambini o ragazzi. “E tu se’ un bell’arsenale, vai”

Asciughìno

Canovaccio da cucina, usato per asciugare i piatti e per altre faccende domestiche

Assaettato

Molto. Usato dopo un aggettivo ha valore fortemente rafforzativo: “Gli è caro assaettato, gli è salato assaettato”. Come un superlativo assoluto (“carissimo”, “salatissimo”…)

Asserbare

Serbare, mettere da parte (“Asserbami una fetta di torta, non la mangia’ tutta”)

Attofizzolato

Si dice di cosa appallottolata, indumento o stoffa piena di grinze
(da rodcambi)

Avanzare

Essere in credito, aver da avere (“Non ho da fatti i’ resto!” – “Lascia fare, vuol dire che avanzo 50 centesimi”)
(da Giacomo Bigagli)

Avèllo

Tomba. Ma usato come sinonimo di puzzo: “Tu puzzi come un avello”; “Via, via, sortiamo di qua! Lo senti che avello c’è!”
(da Giacomo Bigagli)

Avvantazione

Vanto, adulazione. Anche “vantazione”. Non lo dico pe’ avvantazione, ma questo arrosto m’è venuto proprio bono”

Avventare

Questo colore ti avventa (è troppo vistoso, non ti sta bene)

Avviatura

Striscia di tessuto all’inizio della tessitura di una pezza

(inviato da bici56)

Avvisare

Questo colore, questo vestito ti avvisa (ti sta bene)

B

Bacchillone

Fannullone, perditempo

Bacchio

Pertica, bastone lungo usato per buttar giù la frutta dagli alberi

usato anche nell’espressione:  “Gli è più sudicio di un bacchio da pollaio”. Anche: bacchiolo

(da Giacomo Bigagli)

Baiadera

Una modesta abitazione a un piano con tetto a capanna, altrove conosciuta col nome di “viareggina”

(da Sandro Veronesi)

Balletto (in un)

In un balletto (alla svelta)

Ballotto

Castagna lessa

Balogio

Spossato, privato di vivacità per indisposizione o malinconia

“Tu se’ balogio, che covi la febbre?”

Barbocchio

(germoglio di canna)

Ragazzo ingenuo e sprovveduto

Barlaccio

Andato a male, detto di uova. In senso figurato: detto di persona malaticcia o di membra deboli (“Un’ vengo alla festa, mi sento un po’ barlaccio”) o anche di cosa poco riuscita o poco funzionante

Barroccio

Carro a due ruote trainato da animale per trasportare cose

Battuto (fare un)

Fare una carda, prendere a ceffoni o anche, in senso figurato, fare un rimprovero, una romanzina. “Icché gli ha combinato Artemio? Quande torna gli fo un battuto di quelli che se ne ricorda finché campa!” (dal termine “battuto” che indica una preparazione di base in molte pietanze costituita da un trito di ingredienti vari)
(da Giacomo Bigagli)

Bazza

Mento

Berciare

Gridare, parlare a voce alta (anche: sberciare)

Bernecche (in)

Sbornia, essere sbronzo (“al terzo bicchiere era già in bernecche”)

Biagiola

Scia di saliva dalla bocca (accento sulla prima “a”)

Biascicare

Rimuovere il cibo in bocca con molta saliva, senza masticarlo, specialmente detto di chi non ha denti.

Biascicotto

Boccone di cibo rigirato in bocca che non si riesce a inghiottire

Bica

Cumulo, catasta di cose. Grossa quantità. “Se unni scoppia oggi unni scoppia più! Gli ha mangiato in un secondo una bica di pastasciutta!”
(da Giacomo Bigagli)

Bicche-bocche

Deformazione dall’inglese “knicker-bocker”, un tipo di tessuto sportivo e per cappotti con bozzoli colorati in rilievo.

Bigio

Con il significato di sporco, lercio
(da Giacomo Bigagli)

Bigongiòlo

Recipiente (termine usato anche per indicare una grande quantità: “Al mercato c’erano le pesche a poco, n’ho comprate un bigongiolo”)

Binde

Argano (la binda era una macchina azionata a mano per sollevare carichi)

“Per farti muovere ci vuol le binde (ci vuole fatica)”

Bindolo

Persona poco affidabile, che non paga quanto deve, che promette e non mantiene

Bioccolo

Fiocchi di lana o cotone ancora da filare; per estensione, piccolo ammasso di qualsiasi materia soffice o morbida (“un bioccolo di polenta”)

Birbone (birba)

Discolo, monello; come aggettivo: malizioso, fatto con furbizia e malignità: “mi ha giocato un tiro birbone”)

Biribaola

Sciocchezza, comportamento futile. Termine usato anche nel senso di: cosa riuscita per poco e per una casualità fortunata: “ha fatto un gol di biribaola”

Biribissaio

Raggruppamento di persone che fanno rumore; chiasso, confusione
(da Giacomo Bigagli)

Birignoccolo

Bernoccolo

Birignoccoloso

Pieno di bernoccoli e di grumi

“Non la fa’ troppo birignoccolosa”: evita le complicazioni

Bìschento

Forma “raffinata” e addolcita di “bischero” usata soprattutto dalle donne pratesi in quanto era disdicente e volgare il sostantivo primario.

“Nun lo fare i’ bischento a scuola, pe’ piacere!”
(da Giacomo Bigagli)

Bischero

Sciocco, stupido (“non fare i’ bischero”)

Organo sessuale maschile

Boccalone

Persona che parla troppo, che racconta anche quello che non deve.

“Qui’ boccalone di Eugenio gli ha raccontato tutto!”
(da Giacomo Bigagli)

Boccata

Caduta in avanti. “Sta’ attento, c’è l’ impiantito molle un t’unn’abbia a battere una boccata in terra”
(da Giacomo Bigagli)

Bocciòlo

Ano. “Stavolta tu’ l’ha preso ne’ bocciòlo…”

Bociare

Urlare, gridare (i’cché tu boci!)

idem, berciare

Bogare

Mettere un piede in una pozzanghera (usato soprattutto a Narnali e, più raramente, a Galciana)

(da Edoardo Nesi)

Bombardino

Persona vestita alla moda, di un’eleganza eccessiva, esibita per farsi notare: usato in tono ironico. “Eccolo qui’ bombardino! E pare questo e quello!”
(da Giacomo Bigagli)

Borda

Espressione esclamativa che sta per “ancora!”, “di nuovo!”, “ci risiamo!”; per enfatizzare il ripetersi di un fatto per lo più problematico

Bordoni

Brividi (di freddo, di paura o di emozione: “quella musica mi fa venire i bordoni”)

Borraccina

Muschio

Borsicone

Tosse e raffreddore (“senti che borsicone tu hai”)

Anche: essere “rappreso”,

Bottega

Apertura lampo dei pantaloni. “Chiuditi la bottega, un si vo’ vedé nulla”

Bozza

Pane di forma rotonda

Bozzo

Piccolo specchio d’acqua in un torrente (si pronuncia con Z dura)

Bracare

Ficcare il naso nelle cose delle altri (probabilmente da”brache”, mutande)

Brancicare

Toccare qualcosa o qualcuno in maniera maldestra e insistente; stropicciare. “Prendila bene la camicia, non la brancicare, l’ho stirata ora”

Brandano

Vestito di stracci, essere uno straccione

Brigiotto

Portare qualcuno “a brigiotto” (sulle spalle); anche “a brigidini”

Brincello

Lembo di carne o di altro (sinonimo di “brandello”: frammento, lembo di stoffa o di altro: fare qualcosa a brandelli)

Brindellone

Individuo alto e allampanato, poco attivo, lento nell’azione

Brizzolo

Sta per “brizzolato” nell’espressione: far venire i capelli grigi per la paura o per i rimproveri.

“Mario gli ha fatto tardi a i’ bar, ora la su’ moglie la lo fa brizzolo”

Brodo

Incapace. “Ma vaìa, tu se’ un brodo”

Brodolone (sbrodolone)

Chi s’imbrodola mangiando e bevendo.

Talvolta sta anche per una persona che parla a vanvera o che non si fa capire quando parla.

(da Elena Tempestini)

Brucello

Ora di picco del caldo in una giornata estiva con il sole che batte (“non uscire sotto il brucello”)

Brusòtto (blusotto)

Giubbotto, giacchetto (dal francese “blouson”)
(da Giacomo Bigagli)

Bubbolare

Tremare dal freddo

Bubbù

Confusione, agitazione. “Fecero un gran bubbù”

Bucaiolo

Volgare da buco: omosessuale

Buccola

Orecchino

Bucicare, bucico

Muoversi irrefrenabilmente: “’icchettai, i’ bucico?”; “Mettiti lì e non ti bucicare”: non ti muovere

Buggerare

Ingannare, fregare, truffare.

Anticamente aveva anche il significato di “avere rapporti sodomitici”.  Le due cose si ritrovano insieme nell’espressione: “vai a farti buggerare” (equivalente di “vai al diavolo”, ma anche del più volgare vaffa…”).

Buggerone

Imbroglione.

Usato anche anche come aggettivo, sinonimo di “straordinario”, “eccezionale” (“Ho avuto una paura buggerona”).

Bugigattolo

Ambiente, stanza angusta (tipo ripostiglio)

Bulletta

Chiodo

Buriana

Chiasso, confusione (anche per i litigi). “Stasera l’è buriana”

Buricchiare

Spiare, guardare di nascosto. Guardare di nascosto chi fa l’amore

Buscare

Guadagnare: “con questo lavoro puoi buscare”

ricevere (cose negative: botte, ceffoni): “ne ha buscate di santa ragione”; “guarda che ne buschi”
Busillisse

Ostacolo, difficoltà (dal latino: in diebus illis)

Buttallaria

Proprio come dice il nome. Riferito molto spesso a bambini molto vivaci

“O buttallaria, che se’ tornato dall’ asilo?”
(da Giacomo Bigagli)

Butrione

Mangione, ingordo

C

Caccherume

Cerume. Più in generale: grumo di sporcizia

Calìa

fig. minuzia senza valore, persona che guarda alla minuzie, pignola, o anche delicata di salute, e per questo lagnosa – vd stucco

(ciascuna delle particelle che cadono durante la lavorazione dei metalli preziosi)

Camiciola

Indumento di lana o di cotone (maglietta o canottiera) che si porta a contatto della carne.
(da Giacomo Bigagli)

Candela

Muco nasale, moccico che scende dal naso

Cannella

Rubinetto

Cantero

(accento sulla “a”) Vaso da notte

Capamèno

Persona bizzarra. Più spesso riferito a persona poco raccomandabile. “Stagli alla larga da Mariano, gli è un capamèno!”
(da Giacomo Bigagli)

Capocchia

Soprassata

Capocchiòne

Testone, testardo
(da Giacomo Bigagli)

Cappa

Il cappotto (da donna): “Se esci mettiti la cappa, fa freddo”

(da Gabriella Toccafondi)

Carda

Ripassata: “ti fo una carda”

Casamìcciola

Disordine, rovina, gran confusione. Casa in grande disordine.  “Ci par casamicciola”. La parola è un uso antonomastico del nome (Casmicciola) di un centro dell’isola di Ischia, noto per le terme, che nel 1883 fu interamente distrutto da un violentissimo terremoto.
(da Francesca Vattiata)

Cascaggine

Improvvisa sonnolenza

Catorcio

(Chiavistello, paletto: mettere il catorcio). Usato in senso figurato per indicare un oggetto di nessun valore, un meccanismo vecchio e mal ridotto; detto specialmente di veicoli: (“Con que’ catorcio di bicicletta tu’ vai poco lontano”; “Ho sudato per mettere in moto quel catorcio”). Detto anche di persona di salute cagionevole.
(da Giacomo Bigagli)

Cautte

Curioso, ficcanaso. “Gli è (Fa) come Cautte, le vo’ sapé tutte”

Cecce (a)

A sedere (“Mettiti a cecce”).

Cenci

Stracci, panni; “era bello, quando era nei suoi cenci”

Dolcetti di pasta fritta spolverati di zucchero a velo

Cenciata

Sconfitta, batosta, insuccesso

Ceppo

Regalo di Natale

Cernacchio

Ciuffo di capelli in disordine

Cheche

Avere le cheche: essere di malumore, intrattabile; essere stucco, uggioso

Chetare, chetarsi

Zittire, zittirsi. Anche imperativo: “Chetati!” (“stai zitto”)

(da Elisa Mazzi)

Chiaccei

Storpiatura di “che accechi!”. Ha valore di negazione rafforzata: no davvero, per niente, affatto, figuriamoci. (“Hai fatto tu questo disastro?” “Io? Chiaccei!”).

Chianna (o chianne)

Piano, lentamente; nell’espressione raddoppiata “chianna chianna” (o “chianne chianne”); detto per esempio del procedere lento di un anziano o della voluta lentezza di chi non ha gran voglia di lavorare (“Se l’è presa chianna chianna”)

Chiappino

Molletta per appendere i panni (anche: Acchiappino). La parola Chiappino, in tempi passati, si riferiva anche a quelle persone che raccoglievano gli scarti di ferro e altri materiali, svolgendo una sorta di attività di recupero di materiali riciclabili. In questa accezione il termine veniva utilizzato in modo dispregiativo, ad esempio: “Ehhèèèè! A te e un ti vole neanche i chiappino”.

Chiasso

Confusione

Vicolo del centro (anche “chiassino”)

Chìcchera

Tazza. “Cordelia, che me la prepari una chìcchera di caffè?”
(da Giacomo Bigagli)

Chiè

No. “L’hai fatta la minestra? Chiè, ho sempre da cominciare”

Chimoia

Storpiatura di “che io muoia”; come nel caso di “chiaccei” (vd) ha valore di negazione rafforzata: no davvero, per niente, affatto, figuriamoci. (“Sei stato tu a rompere il piatto?” “Io? Chimoia!”).

Chiodo

Debito. “Ha lasciato un chiodo alla bottega”

Chionzo

Tozzo, tarchiato

Chiorba

Testa di grosse dimensioni

Ciabattone

Persona disordinata (anche nell’aspetto). “Quel ciabattone di Giovanni gli ha lasciato la camera buttata all’aria!”

(da Giacomo Bigagli)

Ciacciare

Immischiarsi, mettere le mani o mettere bocca nelle cose degli altri. Curiosare, frugare, impicciarsi, ficcare il naso negli affari altrui

Ciaccino, ciaccione

Persona curiosa, indiscreta, invadente, che si immischia nelle cose degli altri o che esprime pareri sugli altri.

Ciambardella

Calze o calzettoni arrotolati, non tesi, che formano pieghe antiestetiche o proprio ripiegati in fondo. “Che porti i calzettoni a ciambardella come Sivori?”

Ciameròne

Persona disordinata, confusionaria
(da Giacomo Bigagli)

Cianca

Gamba

Cianchetta

Sgambetto (“mi hai fatto cianchetta”)

Ciantèlla

Ciabatta. “Lèati le scarpe, Osvardo, e mettiti le ciantelle”

(da Giacomo Bigagli)

Cibbè

Gioco di strada che si faceva con una mazza (o un bastone), un punto d’appoggio a terra (poteva essere anche un sasso) e un rocchetto o un cilindretto di legno (detto anche “bischero”, per la sua forma). Il cilindretto veniva appoggiato sulla base e colpito su una punta con la mazza, per farlo saltare e colpirlo di nuovo al volo sempre con la mazza. L’obiettivo era lanciare il cilindretto più lontano possibile. Qualcuno lo considera una versione casareccia del baseball.

Cilùcco

Stupido, cretino
(da Giacomo Bigagli)

Cimbraccola

Usata nel senso di: donna-ragazzina vanitosa, sciocchina, superficiale, da poco (in Toscana il significato è: donna volgare e sciatta)

Cinci

L’organo genitale maschile

(da Viola Banti)

Cincischiare

Perdere tempo, tergiversare

Ciocca

Grappolo d’uva

Cispa

Lacrime solidificate che possono arrivare (nei bambini piccoli) ad impedire l’apertura dell’occhio

(da fabiofx2)

Citrullo

Sciocco

Ciurmare (ciurmarsi)

Agghindare (in senso dispregiativo): “o come ti sei ciurmato!”

vestire o agghindarsi in modo singolare ed esteticamente riprovevole

Còcca

Gallina

Cocchino

L’uovo della gallina

Cocca

Angolo di un fazzoletto, di una tovaglia

Cogliòmberi

Eufemismo per coglioni: “Levati tre passi da’ cogliomberi!”

Usato anche come esclamazione: accipicchia, accidenti, complimenti.
(da Giacomo Bigagli)

Collottola

Parte posteriore del collo

Coltrone

Coperta pesante

Comandièro

Si dice di persona che impone sempre la propria opinione. “Gli è inutile discutere con qui’ comandièro di’ Corrieri. Gli ha sempre ragione lui!”
(da Giacomo Bigagli)

Combinare

Fissare (un appuntamento); “come hai combinato con tuo fratello per domani sera?”

Combinazione

Sottoveste femminile

Compagna/o

Nel senso di uguale: l’è compagna, l’è compagna a quella

Comparita

Bella figura, bella apparenza. “Questa pietanza non fa comparita” (non dà idea di abbondanza)

Concio

Letame, concime naturale

(da Giacomo Bigagli)

Confòndere

Usato come sinonimo di “arrabbiare”: “Nun mi fa’ confondere! Se no stiaccio du’ eresìe!”
(da Giacomo Bigagli)

Costaggiù

Vicino alla persona a cui ci si rivolge, che è più in basso rispetto a chi parla.  “Dato che tu sei costaggiù in cantina, porta su pe’ piacere una boccia di vernaccia”
(da Giacomo Bigagli)

Costassù

Vicino alla persona a cui ci si rivolge, che è più in alto rispetto a chi parla.  “Già che tu sei costassù, apri la finestra dell’ abbaino!”
(da Giacomo Bigagli)

Costumare

Essere costume: essere di moda. “Che ti metti codesta giacca, la un costuma più”

Covaccino (o cofaccino)

Focaccina, schiacciata
(da Giacomo Bigagli)

Crissare

Fissare qualcuno o qualcosa pensando ad altro; incantarsi

Culaccino

Parte terminale di un salume, vicina alla chiusura del “sacco”. Si dice anche della parte finale di un pezzo di carne cotto (“Lasciami il culaccino dell’arista, gli è il più saporito”)

Culaia

Cedimento per consunzione dei pantaloni all’altezza del sedere.

Si dice anche: “Il tempo fa culaia” (quando sta per piovere)

D

Daddoli

Fichi, smorfie, smancerie

Daddolona

Ficosa, smorfiosa, che fa smancerie

Desinare

Pranzare

(da Riccardo Calamai)

Desìo

Piacere, ma usato col significato contrario: “Gli è un desìo…” (non è proprio un piacere, anzi è un bel fastidio)

Destarsi

Svegliarsi

Diaccio

(per ghiaccio): Freddo “Questa minestra l’è diaccia!” “Gli è un diàccio che si mòre”
(da Francesca Vattiata e vinbes)

Diacere

Giacere. (“Mettiti a diacere”: sdraiàti)

Dianzi

Poco fa, prima

Diascolo

Detto bonariamente di persone vivaci o abili in qualche operazione (incrocio tra diavolo e discolo)

Dice

Impersonale, sta per “Viene detto”, “Così dicono”.

“Dice che gli abbian venduto la Cassa di Risparmio!” – “Ah, si? E un lo sapeo!”; “O che è vero che Luigi e a Gina si sposano?” – “Dice”

Usato spesso anche come intercalare.
(da Giacomo Bigagli)

Digrumare

Mangiare con voracità

Dindi

Denari

Duro di menta

Cilindro di zucchero aromatizzato alla menta e colorato a strisce vivaci. Diventa anche un epiteto per definire una persona dura di comprendonio o particolarmente ostinata

E

Eddìe

(Con riferimento a Dio). Espressione che tende a minimizzare: “Eddìe, tu ti sarai sciupato a fare questo desinare” (equivalente: “bada lì”)

Ellera

Edera. (Vedi lo stornello popolare: “l’amore è come l’ellera, dove s’attacca more”)

Entratura

Fare entratura: fare l’ ingresso ufficiale come fidanzato di un giovane nella famiglia dell’amata.
(da Giacomo Bigagli)

Eresia

Bestemmia, moccolo. “Non mi fa’ confondere, sennò attacco

a dire eresie”

(da Giacomo Bigagli)

F

Farfanicchio

Uomo piccolo

Fascione

Copertone (di bicicletta, motocicletta, automobile)

Festa (fare)

L’espressione “fare festa”, oche nel significato consueto, è usata per  “cessare un rapporto, un’amicizia” “Che lo sapei che Leandro gli ha fatto festa con l’ Angiolina?”

E anche per smettere, rinunciare: “Lo vedi un tu’ se’ bono a giocare, fa’ festa”.

(da Giacomo Bigagli)

Fichi

Smancerie (“non fare fichi, non essere ficoso”)

Fisciù

Adattamento del francese “fichu”, indica un fazzoletto di forma triangolare con gale e frange, usato dalle donne come drappeggio per coprirsi le spalle o il petto. Nell’uso popolare, almeno a Prato, è diventato sinonimo di “foulard” o di fazzoletto per coprirsi il capo.

Fisima

Piccole manìe, idea senza fondamento, fissazione

Fittonata

Fissazione

Fogo

Mettere fogo: andare di traverso, far venire la tosse

Malaugurio nell’espressione: “speriamo ti mettano fogo” (che ti portino male)

Forbicista

Insetto presente nelle nostre zone che ha sul davanti una conformazione a forbice.
(da Giacomo Bigagli)

Frazio

Puzzo, sito: “Apri le finestre! Un tu lo senti che frazio c’è!”
(da Giacomo Bigagli)

Frignolo (o fignolo)

Piccola escrescenza, bolla purulenta, foruncolo

vedi l’espressione: “Figlioli? Fignoli!” (come dire: meglio una fastidiosa eruzione cutanea piuttosto che avere figli con i problemi che pssono creare)

Frinzotto

Peciotto; rammendo fatto con poca abilità, che si nota (vale anche per la cucitura maldestra di una ferita)

Frittella

Macchia di unto sul vestito. (“Sei tutto infrittellato”; “Hai la gonna frittellosa, cambiala”)

Frizzolare

Bruciare, irritare (“la ferita mi frizzola”)

Frizzolìo

Prurito o leggero bruciore a fior di pelle

Frolassi

Cose inutili, frivole, superflue (“gli sta dietro a tutti i frolassi”)

Frusellona/e

Ragazza/o che sta molto in giro

Furia

Fretta

G

Gabillo, gabillarsi

Gingillo, gingillarsi (vedi)

Galla

Piaga della pelle provocata da una bruciatura

Gambule

In origine la parte di indumento che copre la coscia fino al ginocchio. Per estensione, la parte dei pantaloni che copre la gamba.

Ganzo

Divertente, bellino (un giudizio positivo come l’inglese “cool”…)

l’amante della moglie (“Ganza”: l’amante del marito)

Garbare

Piacere; “mi garba”: mi piace (prima di facebook…)

Garbo

Fare un garbo (una gentilezza); avere garbo (avere buone maniere)

Gattabuia

Prigione. “A’ ricchi e un gli fanno nulla e se uno sciagurato ruba una mela finisce in gattabuia!”
(da Giacomo Bigagli)

Gattini (fare i)

Fare i gattini: rimettere, vomitare

Gattoni, gattonare

Andare gattoni: a quattro zampe (da bambini)

Avere i gattoni: essere malato di orecchioni

Ghingheri (in)

Elegante, vestito di tutto punto

Ghirighìo

(accento sulla seconda “i”)

Castagnaccio

Gingillare (gingillarsi)

Perdere tempo (“non stare a gingillarti con codesti fogli, c’è da lavorare”)

Gingillo

Aggeggio (vedi)

Giorgia

(pronuncia con “o” chiusa)

Il grasso nel collo sotto il mento, dopppio mento (vd anche: gorgia o pappagorgia)

Giovare, giovarsi

Trovare igienico (“la forchetta è sporca, non usarla, non me ne giovo”)

Girellone

Persona che va sempre in giro (e conclude poco), bighellone. “L’è ora di cena e unn’è ancora tornato que’ girellone”

Girigogolo

Probabile storpiatura da “rigogolo” (uccellino). “Sei verde come un rigogolo”

Gislonga

Sedia a sdraio (storpiatura del francese “chaise longue)

(da Sandro Veronesi)

Gnaulare

Miagolare

Gnegnero

Cervello, acume,  capacità di giudizio (da “ingegno”): “In queste cose ci vuole gnegnero”, “Usa lo gnegnero”

Gnudare, gnudo

Denudare; nudo

Golone

Goloso. “O golone, quanti gelati t’ ha’ mangiato da stamani?”
(da Giacomo Bigagli)

Gora

Macchia vistosa provocata versando liquidi su un tessuto. Anche: “sgorata”

Gorgia

Doppio mento (anche: “pappagorgia”)

Granata

Scopa

Gratta mariano

Bibita venduta per strada versando sciroppo in un bicchiere pieno di pezzetti di ghiaccio grattati dalla lastra

Grave

Pesante (nel senso di cibi da digerire: “non bere il latte a mezzanotte, è grave”)

Grembio

Grembiule

Groppone

Schiena; portare qualcuno sul groppone

Grullaia

Guasto, guastare (il corpo)

Guastarsi il corpo: avere la diarrea “Cordelia e un vengo oggi alla novena, mi s’è guastato i’ corpo!” (oppure “Ho il

corpo guasto”)

(da Giacomo Bigagli)

H

I

Impataccare

Sporcare qualcosa con molte patacche, insudiciare. “Gli hanno fatto la festa in salotto, gli hanno impataccato ogni cosa”.
(da Giacomo Bigagli)

Impiantito

Pavimento

Impiastro

Pezza imbevuta di medicamento, impacco

Persona molesta, fastidiosa (anche: “impiastro insenapato” come aggravante)

Inciampare

Trovarsi male, detto di cose che non hanno avuto una buona riuscita: “Non siamo inciampati bene con questa bistecca, l’è dura”

Incignare

Usare per la prima volta (anche nel senso di indossare un abito nuovo, di cominciare ad affettare il pane o il salame)

(da Giacomo Bigagli)

Intaccare

Incepparsi nel parlare, balbettare. “Quande ragiona Arfonso un lo intendo! E gli intacca!
(da Giacomo Bigagli)

Intrafinefatta

In quattro e quattr’otto, senza indugio

Intrampolare

Incespicare

Intrugliare

Manipolare, mescolare insieme sostanze diverse, più o meno liquide (si dice per lo più di cibi o bevande), facendone un intruglio. Si usa spesso con accezione negativa.

Intruglione

Chi manipola e mescola sostanze diverse facendo intrugli.

Ire

Andare. Anche nell’espressione: “Tu hai di che ire!”: “Dovrai avere un bel po’ di pazienza, dovrai aspettare un bel po’, dovrai faticare molto”

Istesima/o

Stesso

(tra istesso e medesimo). “L’è l’istesima”

L

Labbrata

Manata sul viso per colpire proprio le labbra

Lacchezzo

Vicenda, mossa o comportamento negativi o inconsueti (“Gli ha fatto un lacchezzo che un m’è piaciuto per nulla”)

Lappole

Ciglia

Lattone

Sberla, ceffone

(da Paola Giardi e 21serbibo)

Lavativo

Clistere; vagabondo, che non ha voglia di lavorare (“tu sei un lavativo”)

Lécca

Sberla, ceffone, pugno

Legagione

Legame (con accezione negativa, come limitazione della libertà): “Certo, avere un animale l’è una legagione”

Lèmme

Piano, con lentezza (“cammina lemme lemme”)

Lernia

Persona di gusti difficile per i cibi, schifiltosa, schizzinosa

Levarsi

Alzarsi dal letto

Licit

(poi pronunciato regolarmente “licitte”) Latrina, gabinetto.

Deriva dalla storpiatura di “licet?” (indicativo presente del latino “licere”: “è permesso?”), domanda che anticamente lo scolaro rivolgeva al maestro quando aveva bisogno di uscire; da cui “andare al licet”

(da Elena Tempestini, Baste e Giacomo Bigagli)

Lilleri

Soldi, monete: “Senza lilleri un si lallera”

Lucignolo (allucignolato)

Stoppino della lucerna

Allucignolato: annodato e intrecciato, difficile da districare

Lucio

Tacchino

(da Giacomo Bigagli)

Lungagnàta

Discorso, cerimonia che non finisce più. “L’assessore gli ha fatto una lungagnàta che la un finiva più!”

(da Giacomo Bigagli)

Lusco

Luce incerta del crepuscolo. “Tra il lusco e il brusco”: all’improvviso

Lustro

Stare lustro: mettere sull’avviso di conseguenze serie, essere nei guai (“ora lo dico al babbo

i’cché tu hai combinato, così tu stai lustro”)

M

Macolo

Pesto, malconcio (da maculato, macolato): “Non le prendere quelle pesche, le son macole”

Anel significato rafforzativo di stanchezza, quasi sempre in compagnia di stracco (molto stanco). “Gli aveva lavorato la terra tutto il giorno, tornò stracco màcolo!”

Madosca

Sostitutivo di “Madonna” nelle espressioni blasfeme

Maialàio

Sporcizia e disordine al massimo grado. “Bada che maialàio! Sarà du’ mesi che nessuno ravversa!”
(da Giacomo Bigagli)

Male poco bono

Tumore

Malestro

Guaio, pasticcio

Mamme

Carciofi di grosse dimensioni

Mancamentato

Persona con disabilità mentale o fisica, malato di mente “Gli è troppo pe’ la Norina, prima i’ marito che ha perso il lavoro ora anche un figliolo mancamentato!”
(da Giacomo Bigagli)

Manducare

Mangiare: “In do’ si manduca, Iddio ci conduca”

Manfano

Persona sguaiata, maleducata, zoticone, che ha cattivo gusto

Marimettere (smarimettere o s-manimettere)

Aprire una confezione, avviare qualcosa (un pacco di pasta, un barattolo di marmellata, ma anche un filone di pane)

Marmato

Freddo come il marmo; anche rafforzativo: “quest’acqua è ghiaccia marmata”

Marmotta

Malanno, influenza: “hai preso una marmotta”

Masa (fare una)

Gesto di passare con un pugno chiuso a mo’ di spazzola sulla testa di una persona; per estensione: fare una carda, una ripassata. “Me l’ ha combinata grossa! Quande torna gli fo una masa!”
(da Giacomo Bigagli)

Mencio

Floscio, non rigido

Mettitutto

Dispensa, credenza, mobile da cucina in uso negli anni 40/50
(da Giacomo Bigagli)

Mezzina

Recipiente metallico con manico per prelevare l’ acqua dalle “pompe” pubbliche, prima dell’avvento dell’acquedotto. “Vai alla pompa e riportami una mezzìna d’acqua!”
(da Giacomo Bigagli)

Mézzo

Bagnato fradicio

Miccino (a)

Fare a miccino: usare con parsimonia le cose a disposizione, fare qualcosa in economia (“Fai a miccino co’ i’ pane, l’è l’ultima fetta”, “Versami il vino e non fare a miccino…”)

Midolla

Mollica di pane

Mignagnera

Persona  uggiosa, noiosa e anche un po’ vagabonda, che fa le cose con lentezza esasperante

Minchione

Sciocco

Minuzzolo

Piccola porzione di cosa spezzettata, briciolo

Mòccolo

Mozzicone di candela. Bestemmia. Muco nasale, soprattutto quando pende dalle narici sul labbro superiore

Mògio

Triste, avvilito

Mòlle

Bagnato

Mondare

Sbucciare. “Mamma, che me la mondi una mela?”
(da Giacomo Bigagli)

Mondiale

Parola usata in tono esclamativo per esprimere notevole apprezzamento (“Allora, come ti sembra questo prosciutto? Mondiale!”

Mòta

Fango

Motoso

Fangoso

N

Naccherino

Bambino vivace grazioso (complimento scherzoso)

Nanni

Epiteto generico con cui ci si rivolge agli altri (“Oh te”): “Eh, o nanni, che la smetti di dire bischerate”.

A volte usato anche in senso affettuoso. “Su nanni, piglia la medicina la ti fa bene”

Nesci

“Fare il nesci”: far finta di non sapere, di non capire qualcosa

Niccio

Neccio, frittella di castagne

Nocchino

Colpo sulla testa con le nocche della mano

(da Maurizio Betti)

Nòttolo

Pezzetto di legno (usato per chiudere la porta)

O

Occhio pio

Avere un occhio più chiuso di un altro

P

Paleo

Antico, vecchio “com’i’ paleo”; fuori moda, datato, superato

Palletico

Tremore diffuso

Pàmpano

La “foglia della vite”. A Prato però ci si riferiva anche alle grosse banconote in uso nel secolo scorso fino agli anni ’50 “Tu vedessi quanti pàmpani gli avea ni’ portafogli!”
(da Giacomo Bigagli)

Panciolle (in)

A pancia all’aria, e quindi in ozio, senza far nulla. “Se ne stava in panciolle mentre tutti intorno si davano da fare”

Pancone

Alimento o cibo molto (troppo) consistente, pesante, difficile da inghiottire e da digerire (“questa torta è un pancone”)

Panicato

Di scarsa qualità. In uso nella zona ovest di Prato e di origine pistoiese. proviene da “panìco” seme di scarsa qualità con cui vengono alimentati gli uccelli. “Quel bottegaio me l’ ha tirato in tasca! Quest’ accendino un funziona, gli è panicato”
(da Giacomo Bigagli)

Paperino

Carrellino con due ruote adatto al trasporto delle casse di filato. Usatissimo, insieme alla barroccina (che serviva per il trasporto dei subbi e delle pezze). Strumenti di lavoro indispensabili negli “stanzoni” dei telai.
(da Giacomo Bigagli e Paolo Torello)

Pappamea (Tattamea)

Persona inerte, senza iniziativa e volontà

Partire

Dividere, tagliare; “partire il pane”; anche avviare

Passata

Cerchietto per capelli, accessorio femminile
(da flexerit)

Pastrano

Cappotto

Patacca

Macchia vistosa (sui vestiti)

Patata

Rigonfiamento osseo della prima falange dell’alluce

Pateracchio

Parola utilizzata per riferirsi a un accordo o a una trattativa tra famiglie per organizzare il matrimonio di due giovani. In alcuni casi è comunemente utilizzato per indicare qualcosa di falso, artificioso o poco genuino. (“Per arrivare ad un accordo hanno fatto un pateracchio”)

Pattona

Polenta (di farina di castagne)

Peciotto

Lavoro eseguito male, riparazione peggiorativa; correzione su un tessuto o altro

Pellaio

Conciatore o venditore di pelle. Termine usato in espressioni come: “trattare come un pellaio” (strapazzare, trattare in modo ingiurioso)

Pelle

Una pelle: scavezzacollo, bricconcello, birbone; persona sfrenata, ardita

Peluia (peluria)

Fiocchi di materiale tessile (scarti di lavorazione), spesso misti anche a polvere e sporcizia

Penare poco

Affrettarsi, sbrigarsi, muoversi. “Pena po(c)o, si perde l’autobus!”
(da Giacomo Bigagli)

Penco

Persona che sa di poco, spenta, che appare debole, priva di energia

Pencolare, pencolone

Pendere (anche nel senso di mostrarsi indeciso o nullafacente)

Penerone

Aggettivo usato per offendere una persona alta, melensa, abulica. Probabile derivazione dai termini tessili penero e penerata, la parte finale dell’ordito che veniva tagliata alla fine dello “stacco”. “Guardalo qui penerone, un fa nulla dalla mattina alla sera!”
(da Giacomo Bigagli)

Pentola

Guancia

Peo

Tirata di sigaretta o di sigaro

Perdìe

(Storpiatura di “Per Dio”). Ribadisce sia un’affermazione che una negazione. “Perdìe se lo conosco”, “Un ci vo perdìe”

Pesche

Occhiaie

Petuzzo

Bambino esile, piccolo e minuto

Pezzetto

Appellativo affettuoso dato ai bambini

Pezzola

Fazzoletto, anche foulard

Piaccicone

Persona lenta, inconcludente

Piaccicotto

Grumo di sporcizia (di sostanze varie) appiccicaticcio e da rimuovere.

In senso figurato: lavoro fatto in fretta e malamente.

Piaga

Persona fastidiosa, molesta

Piccia

Paio, coppia di prodotti alimentari (es. “una piccia di fichi secchi”).

A picce: in gran copia, a iosa

Pillacchere

Schizzi di fango

Pillolo (pilloro)

Sasso, pietra di grosse dimensioni

Pillonzi (a buco…)

Nella posizione a quatro zampe; (mettere qualcuno/a “a buo pillonzi”)

Pillottare

Riempire con rosmarino, pepe, sale e altre erbe il pezzo di carne da fare arrosto

Pilucco

Pelo o piccola sporcizia da togliere da un tessuto

Pinco pèrso

Persona triste, afflitta da crucci. “Gino, da quande gli è morta la moglie, e pare un pinco pèrso!”
(da Giacomo Bigagli)

Pinfero

Tutina o pantaloncino da neonati o da bambini piccoli

Pinzare

Pungere (da un insetto)

Pinzo

Puntura d’insetto

Pipita

Pellicina callosa che si forma ai lati delle unghie dando fastidio e dolore

Pispola

Folata, raffica di vento freddo. Freddo (pispolare: patire il freddo)

Pispolo

Aggeggio, piccola parte perlopiù arrotondata di un congegno o di un macchinario

Pissero

Si dice di alimento/bevanda con poco sapore. Per estensione, di individuo o abbigliamento senza personalità. (“O come si la si veste a pissera la Maria!” – “Codesta maglia l’è proprio pissera”)
(da finedodici)

Pittima/o

Persona (puntigliosa, risentita, insolente, petulante)

Piuppiù

Introduce un’eventualità da evitare “Io lì un ci monto, piuppiù casco”

Pizzicore

Prurito. Solletico
(da Giacomo Bigagli)

Pocchio

Crocchia di capelli

Ponfo

Piccolo gonfiore (anche doloroso) della pelle

Positivo

Affermazione che esprime probabilità quasi certa (sta per: di sicuro,vedrai, ecc.). “E passò a tutto gas con i’ Gilera! Positivo gli era i’ Papini!”

“Giulio gli ha lasciato la Leda, io dico gli sta con la Nadia” “Positivo”
(da Giacomo Bigagli)

Pottaione

Persona che si dà un sacco d’arie

Potticciare

Fare dei pasticci, maneggiare cose ottenendo un risultato inferiore alle attese

(da Cristina Torri)

Potticcio

Il risultato del potticciare: pasticcio, cosa riuscita male

(da Cristina Torri)

Potticcìo

Insieme di cose pasticciate.

(da Cristina Torri)

Puce secca

Lembo di pelle appinzato, che provoca dolore e formazione di una piccola piaga di sangue.

Pulenda

Polenta. Pulenda niccia: polenta di farina dolce

Punto

Per niente (“Non mi piace punto”; “Ti è piaciuto? Punto”)

Puppa

Poppa, seno; anche latte per il neonato

Puttanghera

Alterazione eufemistica per “puttana”

Q

R

Rabino

Individuo che si inalbera, che si stizzisce e si arrabbia facilmente

Raméttolo

Piccolo ramo. “Cordelio, pigliami nell’orto un raméttolo di ramerino!”
(da Giacomo Bigagli)

Rappreso

Infreddato “Nun mi veni’ vicino, son tutto rappreso! Un te l’ abbia a attaccare!”
(da Giacomo Bigagli)

Rappressione

Insieme di infreddatura e dolori di petto

Rasentare

Passare molto vicino, sfiorare. “Sta’ attento alle macchine, passa rasente il muro”

Rassegare

Diventare solido come il sego (soprattutto per il freddo). “Fa un freddo che si rassega”)

Ravversare

Mettere in ordine

Ravviarsi

Risistemarsi; ravviati i capelli

Regio

Il re quando si gioca a carte

Riaversi

Riprendersi (dopo un malore o uno stupore)

Ribocca

La parte del lenzuolo che si rovescia sulla coperta

Rifarsene

Prendersela, rimanere male. “Non te ne rifare se la t’ha risposto male, tu lo sai che la un c’è co’i’ cervello”.

Meravigliarsi: “Che te ne rifaresti se buttassero for di casa quella poera vecchia?”

Rifrucola

Colpo improvviso d’ aria, di vento. “E venne di repente una rifrucola e mi volò via tutte le carte!”
(da Giacomo Bigagli)

Rigettare

Vomitare. “Poerino, gli ha rigettato anche le budella!”
(da Giacomo Bigagli)

Riguardarsi

Aver cura di sé; riguardati, non prender freddo

Rimpiattare

Nascondere

Rimpiattino

Nascondino, giocare a nascondersi

Rincarcare

Deformare e comprimere a forza di colpi, per effetto di  bozzi (“Gli è andato a sbattere con la macchina, l’è tutta rincarcata”).

Anche di figura contratta, diminuita di volume, sbilenca: “O come l’è rincarcata quella vecchina”

Rincrescere

Dispiacere. (“Mi rincresce che tu vada via”: mi dispiace…)

Rinfratito

Individuo eccessivamente schivo, ritroso, poco sociale

Rinfrigno

Cucitura e rammendo malfatti

Rinfringolo

Pietanza preparata riscaldando o riutilizzando cose già cucinate. Spesso in senso negativo: “Questa minestra la sa di rinfringolo”

Ringalluzzire

Diventare o far diventare qualcuno vivace, baldanzoso e allegro come un gallo

Rinnovare

Usare per la prima volta, inaugurare. “Quanto tu lo rinnovi il maglione che t’ho regalato a Natale?”

Rintronato

Rinvivire

Tornare in vita, resuscitare.

(da flexerit)

Rinvoltare

Avvolgere. Riferito a oggetti o persone: “Quel soprammobile di cristallo rinvoltalo bene nella carta perché un si rompa”; “Ero su i’ divano, mi faceva freddo, mi son tutta rinvoltata in una coperta

Riparare

“Non si ripara”: non è sufficiente, non si riesce a fare abbastanza (“Qui vengono tutti a chiedere, un si ripara…”

Ripassata

Romanzina, aspro rimprovero, solenne sgridata a volte anche con l’intento di qualche scapaccione. “I mi’ figliolo m’ ha riportato una pagella che l’è uno schifo. Stasera a cena gli fo una ripassata!”
(da Giacomo Bigagli)

Riscontro

Corrente d’aria, circolazione d’aria in un locale. “Chiudi la porta, c’è riscontro”; “Un si respira, apri la finestra per fare un po’ di riscontro”

Ritrécine

Detto di chi parla o si muove in maniera frenetica, senza fermarsi.“Sembra un ritrecine”; “Parlare (o muoversi) a ritrecine”:

(il ritrecine è la ruota idraulica da mulino, orizzontale sull’acqua)

Ritrosa

Ciuffo di capelli che non si lasciano piegare dal pettine

Rivérga

Di nuovo, nuovamente. “Riverga, rieccolo un’artra vòrta! Un ci si libera mia di quello stucco!”
(da Giacomo Bigagli)

Rivogare

Dare, appioppare, rifilare (a volte con accezione negativa). “Arrivate ora senza avvertire, vorrà dire che vi rivogo gli avanzi”.
(da Giacomo Bigagli)

Rodere

Mordere. “Questo pane gli avrà dieci giorni, un si rode”

Romaiolo

Specie di grosso cucchiaio molto fondo e ricurvo da cucina (variante di ramaiolo)

Rosicchioli

Pezzetti di pane secco. Espressione per sminuire: “ma che febbre vuoi avere, la febbre dei rosicchioli…” (il senso mi sfugge)

Rospata

Partaccia fatta a brutto muso

Rotolante

Avvolgibile delle finestre

(da Martina Altigeri)

Ruzzare

Scherzare. “Abbozzala di ruzzare!”: smetti di scherzare

(da Francesca Pagliai)

Ruzzolare

Rotolare, cadere rovinosamente

Anche nell’espressione di monito: “bada

bambino tu ruzzoli” (guarda che finisci male…)

S

Saltabecca

Cavalletta. (Pronunciato spesso “sartabecca”)

Sarcigno

Tiglioso o duro nel caso di cibo; introverso nel caso di persona

Sballottare

Dondolare, scuotere; di bambino tenuto in braccio e fatto sussultare

Sbarellare

Barcollare, avere giramenti di testa e anche dire cose inconsulte prive di logica. Sentito a Prato anche “sbarullare” che potrebbe avere lo stesso significato, originario forse da “rullo”, “uscire dai rulli”
(da Giacomo Bigagli)

Sbatacchiare

Sbattere violentemente e con malagrazia (dal batacchio della campana)

Sbergolare

Fare bergoli (gli alti miagolii di un gatto)

Sbertucciare

Stropicciare, sciupare, sgualcire

Sbeucchiare

Con senso negativo ci si riferisce a persona che beve troppo. “Cordelio gli ha preso una brutta piega! Gliè sempre alla casa di’ popolo a sbeucchiare!”
(da Giacomo Bigagli)

Sbombare

Uscire fuori dalla propria sede con un rigonfiamento. “C’è umido nel muro, guarda come gli sbomba l’intonaco”

(da Giacomo Bigagli)

Sbrano

Strappo di una stoffa

Sbratto

Sgombero; stanza da sbratto (dove si tiene la roba inutilizzata)

Sbrecca

Giovane donna o ragazza di aspetto e comportamento disordinato, un po’ cialtrona (vedi anche “struffella”)

Sbreccato

Rovinato (ad es.del bordo di un recipiente)

Sbrendolare

Pendere, ciondolare (di indumenti); pendere in maniera disordinata, cascare a brandelli

Sbrendolente

Indumento troppo largo che casca da tutte le parti

Sbrendolo (Sbrendolone)

Lembo di stoffa, brandello che ciondola

Scacanìdio

Ultimo nato nel nido, bimbo gracile, un aggeggino

Scaciare

Mancare di poco, non colpire o colpire di striscio (ad es. il pallone)

Scangeo (Sganceo)

Fare uno scangeo: creare confusione o giocare un tiro mancino

Scanicare

Seminare oggetti o lasciarli sparsi in disordine

Scanicato

Non raggruppato, uno in qua e uno in là, uno prima e uno dopo. “Nencini gli ha fatto la selezione su i’ San Baronto. Gli altri corridori son passati tutti scanicati”
(da Giacomo Bigagli)

Scaracchiare

Sputare con violenza e rumore

Scarcagnàto

Povero in canna e pertanto malmesso nel vestire; si usa anche riferito alle cose. “Gli era tutto scarcagnàto, m’ha fatto compassione!” “Questo mobile gli è tutto scarcagnato, gli andrebbe rimesso a posto”
(da Giacomo Bigagli)

Scarcassa (scarcassina)

Auto poco affidabile

Scarcoio

Vecchio e da buttare via (dal letterario “squarquoio”)

Scarzabubbolo

Individuo di scarse capacità e risorse fisiche, destinato alle retrovie.

Scatenacciare

Fare un rumore che somiglia a quello di catene, ferraglia

Scatricchiare

sbrogliare capelli intricati

Scattivare

Togliere la parte guasta, “cattiva”, soprattutto a frutta e verdura.

(da Giacomo Bigagli)

Scattoso

Irascibile, impulsivo, lesto ad arrabbiarsi. “Nun leticare co’ i’ pastore! E gliè scattoso”
(da Giacomo Bigagli)

Scemare

Diminuire. “Leva e non metti ogni bel monte scema”

Schiccherare

Bdi gusto, ripetutamente e in discrete quantità, vino o liquori. “Gli piace schiccherare”. Da “chicchera” (tazza)

Sciamannato

Malvestito, in disordine. “Ravversati i’ capo! Tu pari uno sciamannato!”

Sciatto, scomposto, disordinato (anche in senso morale)
Sciantillì

(da Chantilly, città francese). Stivali di gomma.

(da Giacomo Bigagli)

Sciocco

Poco o per niente salato.

Sciòrta

Diarrea
(da Giacomo Bigagli)

Sciupìo

Spreco di materiale

Scocchette

Parola utilizzata in più contesti, ad esempio: “Tu sei sempre pronto alle scocchette”. Una persona che è sempre pronta a esprimere il proprio dissenso o a fare osservazioni quando qualcuno fa qualcosa che non le è gradito; oppure potrebbe significare che una persona è sempre pronta a fare battute o scherzi leggeri.

Scombussolare

Mettere sottosopra (anche sentirsi: “sono ancora scombussolato, dopo quello che ho visto”)

Scomparire

Vergognare, fare una brutta figura (“comportati bene, non farmi scomparire”)

Sconfinferare

Convincere. (“Questa cosa non mi sconfinfera”: non mi convince)
Scordare

Dimenticare

Sconvincolo

Movimento accidentale, maldestro che provoca dolore (“Ho fatto uno sconvincolo e ora mi fa male un ginocchio”)

Scrio

Nudo e crudo, misero, con niente di più; puro e semplice, puro e genuino. Usato in genere raddoppiato: “Assaggialo così, scrio scrio”

Scuretto

Anta di legno che chiude la finestra

Sdotto

Malvestito, sciatto nell’abbigliamento. Abbandonato, maltenuto (di un luogo)

Sdraioni

Sdraiato. “Non stare sdraioni, un tu digerisci”
(da Baste)

Sdrucciolare

Scivolare

Seddìe

Rafforza una negazione (“no davvero”)

Seggiola

Sedia

Seguitare

Continuare

Semel (semelle, semellino, semmele)

Panino , leggero e soffice da inzuppare preferibilmente nel caffellatte. Alcuni anziani chiamano ancora così i panini tondi. Il termine è un riferimento alla parola austriaco-tedesca semmel, che indica appunto “panino”, forse sentita in tempo di guerra

(da Alessio Renzo Bernocchi e Martina Altigeri)

Sentita (a)

Con cautela, con i piedi di piombo (procedere a sentita). “Accendi la luce sulle scale. Un c’è bisogno, vo a sentìta”. “Come fo a sapere quando posso fare a meno delle stampelle? La vada a sentita”

(da Giacomo Bigagli)

Serqua

Dozzina. Unità di misura usata in special modo per le uova

(da Franco Barchielli e Riccardo Calamai)

Sfruconàre

Perforare, trapanare, movimento (anche manuale) a mo’ di trapano. “Maleducato, nun te lo sfruconàre i’ naso!”, “Nel lavandino l’acqua la un va giù, prova a sfruconarlo”
(da Giacomo Bigagli)

Sgancìo

Di sgancìo: a malapena. “Ci sono entrato di sgancìo”

Sgarbata

Che ha perso la forma. “Quella maglia l’è tutta sgarbata”

Sghezzare

Scheggiare

Sgorata

Il segno di una colatura

Sgrimolo

Angolo, orlo di una superficie. “Non mettere il bicchiere sullo sgrimolo”

Sguerguenza

Gesto o risposta sgarbata (“ehi, non fare sguerguenze!”)

Sistola

Canna di gomma per annaffiare

Sito

Puzzo

Sizza

Freddo

Smiscea

Accozzaglia di oggetti minuti, piccoli.

Poco valore, misera quantità, inezia: “L’ho pagato una smiscea”

Smorgenda

Quantità enorme, ammasso disordinato di roba

Soggrillo

Aumento della posta, ripetere qualcosa, anche “soggrillare”. “Gli era bono coresto vinsanto! Dammene un attro soggrillo!”
(da Giacomo Bigagli)

Sommommolo

Frittella di riso (fig. pugno, cazzotto)

Sortire

Uscire; “sorti di qui”: allontanati, via di qui

Spagliolìo

Gruppo sparpagliato, disordinato, che va in direzioni diverse. “Tirò l’acqua dalla finestra su quei ragazzi, ci fu uno uno spagliolìo”, “Tu hai fatto uno spagliolìo”
(da Francesca Vattiata)

Spampanato

Aperto, non racchiuso: detto di una pianta o di un fiore

Sparpagliare

Spargere più cose in luogo, mettere in disordine cose ordinate

Specie

Fare specie (destare meraviglia, trovare strano)

Spellegrire, spellegrirsi

Scuotersi, svegliarsi; liberarsi dalle nebbie del sonno e dell’inerzia

Spelluzzicare

Mangiare prelevando piccoli pezzetti con lentezza, quasi di malavoglia; anche: piluccare

Spenzolare, spenzolarsi

Sporgere, sporgersi

Spericolone

Pessimista, chi fa pronostici negativi: “non fare lo spericolone come al solito”)

Spetezza

Bambina (o ragazzina, o anche giovane donna) ciarliera, estroversa, curiosa, peperina (praticamente una piccola rompicoglioni…)

Spipare

Strabuzzare gli occhi

Spippirillente

Molto vistoso, con colori eccessivamente brillanti

Sporto

Apertura, portone, porta, per lo più di un negozio o attività commerciale. “Quanti sporti c’ha Mattonella su i’ Corso?”
(da Giacomo Bigagli)

Spostatura

Risposta o rimprovero fatto in tono brusco, irrispettoso

Spregio

Sgarbo, atto con cui si esprime malanimo verso una persona; l’azione di fare qualcosa di negativo verso qualcuno ben sapendo che l’avrà a noia. Scherzo malevolo. (“M’ha fatto uno spregio, m’ha rotto i’ vaso di fiori sulla finestra. Ora glielo dico alla su’ mamma”; O guarda se un m’ha ributtato i’ sudicio davanti a casa. Par che me lo faccia a spregio”)

Spregioso

Chi ha la tendenza o l’abitudine a fare spregi

Spucinìo

Fare uno spucinìo: buttare all’aria, ma anche fare una strage, un massacro (“Se gli usciva di strada a quella velocità faceva uno spucinìo”).
(da valentino58)

Squarascio

Violento scroscio di pioggia

Squisio

Richiesta di sospensione durante un gioco tra ragazzi

Stadera

Bilancia

Stantìo

Vecchio, andato a male

Stecchetto

Stare a stecchetto; seguire una dieta rigorosa, un regime. Fornire scarsa quantità di cibo o di denaro

Stecco

Nulla, niente; nell’espressione: “Tu hai detto stecco!” (“Quanto ci vuole a far questo lavoro?” – Ci vorrà un milione” – “Un milione? T’hai detto stecco!”)

Storta

Distorsione (“gli è cascato e s’è fatto una storta a un piede”)

Stracanarsi

Sottoporsi a fatiche e strapazzi

Stracanata

Faticata: “Per fare i’ trasloco ho fatto una stracanata”

Stracco

Molto stanco; a volta abbinato a “macolo”: “sono stracco macolo”

Stralinco

Si usa per descrivere qualcosa o qualcuno che è fuori dall’ordinario, che è insolito o che non si capisce. Ad esempio, si può dire “A me pare un po’ stralinco” per indicare che qualcuno o qualcosa ci sembra strano. Oppure, si può dire “Quella macchina è stralinca” per indicare che una macchina ha un aspetto insolito o bizzarro. La parola “stralinco” può anche essere usata in senso più figurato, per descrivere qualcosa o qualcuno che è eccentrico, stravagante o fuori di testa. Ad esempio, si può dire “Quel tipo è proprio stralinco” per indicare che qualcuno è un po’ folle o fuori di testa. La parola “stralinco” può essere usata anche per dire che una persona non si sente tanto bene. In questo caso, si usa in senso figurato, per indicare che la persona è un po’ malata, indisposta o affaticata. Ad esempio si può dire “Oggi sono un po’ stralinco, devo stare a casa dal lavoro”.

Strambottoli

Discorsi senza senso; parole storpiate

Strasciconi

Buttato per terra, senza cura; per estensione: in disordine (“è la maglia nuova, non tenerla a strasciconi”). Anche stare in giro senza un motivo (“torna subito, non stare a strasciconi”)

Stricco

Avaro, tirchio

Strinto

Stretto

Strippata

Mangiata eccessiva, abbuffata

Strizza

Paura (dolori e spasmi all’intestino)

Strizzone

Dolore forte e improvviso alla pancia

Strogolare (trogolare)

Mangiare imbrattandosi e macchiandosi (dal trogolo in cui mangia il maiale)

Strogolone (trogolone)

Detto in senso spregiativo di qualcuno che mangia sporcandosi.

Per estensione, si dice anche di chi si sporca pasticciando in cucina.

A volte riferito anche a chi parla in maniera confusa e sconnessa senza farsi intendere.

Stronfiare

Sospirare rumoroso, anche in segno di disappunto

Struffella/o

Persona disordinata, nell’aspetto; superficiale

Struggimento

Languore di stomaco

Stucco

Noioso, fastidioso, che trova da ridire su tutto – vd calìa

Sudiciumàio

Sprocizia, luogo pieno di sporcizia. “Bada che sudiciumaio, piglia una granata e spazza”

(da Giacomo Bigagli)

Suffumigi

Soffumi

Suzzare

Assorbire un liquido

Sversata/o

Senza verso, senza grazia. Persona sguaiata, sgarbata. “Quando si va dagli zii,

comportati bene, non fare lo sversato”

T

Tamburlano

Oggetto ingombrante, non adatto al luogo dove è stato messo (con senso dispregiativo). “Ottavio, lèalo qui’ tamburlano dall’ingresso! E un ci sta bene lì!”
(da Giacomo Bigagli)

Tarabaralla

Pressappoco, suppergiù. “Saranno stati tarabaralla una quindicina!”.

Tarpanicchio

Individuo di piccola statura e peso

Tega

Resca del grano, lisca di pesce; tegoso (capello ispido)

Tirare

Costare. “Quanto tira all’etto quel formaggio?”
(da Giacomo Bigagli)

Tiritomboli

Ruzzoloni. A tiritomboli: in maniera precipitosa o anche rovinosa, in fretta e furia

Tirosecco

Tic (agli occhi)

Toccarne

Buscarne, prendere le botte. “Se non la smetti ne tocchi”

Tocco

Le ore 13 (pronunciato con l’“o” chiusa)

Tofìzzolo

Qualcosa di attofizzolato, molto spiegazzato e raggrinzito: “Nun te la mettere corésta camicia! Un to lo ‘ edi l’ è tutta un tofizzolo!”
(da Giacomo Bigagli)

Toma

Luogo soleggiato al riparo dal vento; “stare a toma”

Torsolo

Torso di mela, pera ecc.

Totterare

Parlare esprimendo critiche o anche pettegolezzi, insinuazioni. “Tu  sta’ sempre a totterare su icché fo io”. “Icché le totterano quelle beghine. Sicuramente le dican male di qualcuno!”
Totterone

Brontolone; chi critica e si lamenta sempre

Trabiccolo

Armatura di legno a forma di cupola al quale veniva appeso lo scaldino da tenere dentro il letto.

Oggetto, mobile o veicolo apparentemente precario, inaffidabile o malfunzionante.

Tracàne

Dicesi di persona grassa, che si abbuffa di continuo e con voracità. “Per forza gli ha la trippa, e mangia come un tracàne!”
(da Giacomo Bigagli)

Traccheggiare

Indugiare, perdere tempo (prima di una decisione o di un’azione)

Tramenare

Maneggiare; portare di qua e di là oggetti, dandosi da fare in modo un po’ confuso e disordinato (“Icché tu trameni con tutti codesti vestiti sparsi su i’ letto”)

Cercare qualcosa rovistando (“L’ho visto che tramenava ne’ mi’ cassetto”).

Tramenìo

Atto del tramenare

Tramutare

Spostare cose/oggetti
(da tommaso78)

Transito

Traffico. “Non passare da i’ viale, c’è troppo transito”

Tremotìo

Baccano, grande scuotimento, traballamento o sconquasso accompagnato da rumore fragoroso, prodotto da persone che saltano, da oggetti pesanti trascinati. “Digli qualcosa a’ ragazzi, fanno un gran tremotìo di là”. (Derivazione di tremoto, distorsione di terremoto)

Tribbiare

Rovinare, fracassare

Tribbiato

Stanco, indolenzito in tutte le membra per una grossa fatica

Tribbìo

Disastro, sfacelo, sconquasso

Tritèllo (fare un)

Distruggere, in senso figurato, in risposta a un’azione di altri ritenuta scorretta. “M’ha portato via i’ subbio senza di’ nulla a nessuno!” Ora vo ni’ su’ stanzone e fo un tritèllo!”. Si usa anche “tritìo”.

(Il tritello è un sottoprodotto della molitura dei cereali ottenuto rimacinando i semolini e costituito da fini particelle di crusca, del germe e da farina).
(da Giacomo Bigagli)

Trogolìo

Mescolanza sgradevole, guazzabuglio

Troiaio

Luogo pieno di sporcizia (dal luogo dove si tengono i maiali)

Tuba

Colpo, tiro. “Tirò una tuba da centrocampo e fece gol”

(da Giacomo Bigagli)

U

Uggia

Fastidio, noia

Uggioso

Fastidioso, noioso

Ugnolare

Lagnarsi in modo insistente e uggioso (di bambini e vecchi): uggiolare

Unto

Parere unto: correre, muoversi velocemente (“bada come gli scappa, par unto”)

Uscio

porta

Ustolare (ostolare)

Stare in attesa di qualcosa, pietire; guardare con occhio bramoso cibo o altro. Detto di animali e in senso figurato anche di persone.

Uzzolo

Voglia, bramosia, sghiribizzo, stimolo:

“Mi venne l’uzzolo di andare a curiosare”

V

Vagellare

Dire cose senza senso, delirare (per la febbre alta)

Veccia

Fungo banchiccio. “Ti senti male? Sei bianco come una veccia”

Veggio

Scaldino

Verso

Modo (“Non c’è verso di farglielo capire”)

Vezzo

Collana

Vièto

Vecchio, stantìo, andato a male; muso vieto: pallido, giallastro

Vilio

A buon mercato

Vinco

Non più fresco, diventato floscio, gommoso: “Questo pane è vinco”

Viste

Fare le viste di: fingere di

Volatica

Porzione di pelle arrossata e inaridita per l’esposizione al freddo o al vento gelido

Volé (alla)

Adattamento dal francese: al volo, senza perdere troppo tempo anche a costo di mettere meno cura. “Muoviti, questa è una cosa da fare alla volé”.

Volgolo (o voggolo)

Piccolo rotolo, involto, viluppo (di lana, di capelli

o anche di polvere mista a sporcizia lanosa)

Z

Zacchera

Schizzo di mota, di fango

Zaccullare

Dondolare

Zaffata

Ondata, ventata di puzzo o di odore acre. “Si sente che gli ha aperto la stalla, gli è arrivato una zaffata”

Zanella

Piccola fossa per lo scolo delle acque piovane, ai lati delle strade ecc.

Zangola

Grossa bacinella

Zatta

Testa (“zatta pelata”).

(da Giacomo Bigagli)

Zazzamaglia

Congerie, mescolanza disordinata e confusa di elementi

Zia

Sporcizia sul corpo. “Lavati i piedi, lo vedi tu’ c’hai la zia”
(da Baste e Giacomo Bigagli)

Zinzolino

Poco, pochino, una piccola quantità. “E tu lo sai che un gli posso mangiare i dolci! Dammene uno zinzolino”
(da Giacomo Bigagli)

Zipillo

Tappo che chiude la botte. Usato per estensione anche per indicare oggetti di dimensioni ragguardevoli. “Que’ delinquenti cominciarono a prenderci a sassate, tiravano certi zipilli”; “Accidenti che zipilli di tacchi tu hai”

(da Giacomo Bigagli)

Zittone

Individuo taciturno, che non apre mai bocca. “Non gli si leva una parola di bocca, a quello zittone di Arturo!”
(da Giacomo Bigagli)

Zizzola

Freddo, colpo di freddo

Zizzolare

Tremare per il freddo

Zombare

Picchiare, dare botte

Zummelle

Musica sempre uguale, fastidiosa